La Storia

Le origini

Descrizione

Milena è un Comune della provincia di Caltanissetta da cui dista 45 Km, collegato dalla strada provinciale n. 24; è inoltre collegato alla Agrigento-Palermo da un braccio stradale di 9 Km.
Ha una popolazione di 3.038 abitanti ed è posta ad una altitudine media di 420 metri sopra il livello del mare.
Il suo territorio amministrativo è rappresentato per intero nel foglio Montedoro n. 26 II-NO della Carta d’Italia 1: 250.000.
Si estende per circa 25 Kq e confina a Sud con la provincia di Agrigento, ad Ovest con il Comune di Campofranco, a Nord con quello di Sutera (antichissima città medievale) e ad Est con quello di Bompensiere.
I terreni di questo territorio appartengono ad un’età geologica compresa tra il Miocene Medio Superiore ed il Pliocene Inferiore.
Tutta la zona in cui sorgono i nuclei abitati, Centro Urbano e Villaggi, è formata da "trubi" che poggiano direttamente su gessi in gran parte selenitici; ed è questa la parte del territorio più ricca di acque e coltivazioni arboree.
Principale prodotto del territorio è il grano, ma hanno sempre avuto grande importanza economica la coltivazione dell’olivo e del mandorlo e, negli ultimi decenni, ripresa su scala moderna, la coltivazione della vite con impianto di vigneti razionali, già presente e molto sviluppata nei secoli passati, ma quasi del tutto distrutta dallo iodio nel 1850 detto da noi “male nero”.
Come Comune autonomo, Milena è nato dalla fusione delle frazioni di Milocca, appartenente al Comune di Sutera e di San Biagio del Comune di Campofranco, per effetto del Regio Decreto n. 3032 del 30 dicembre 1923 col nome di Milocca.
Le due frazioni suddette, a loro volta erano formate da un certo numero di isolati detti “robbe”, sorte nei due feudi finitimi di Milocca e San Biagio, che fino agli ultimi del 1300 avevano formato il feudo di Milocca.
Le “robbe” prendevano la loro denominazione dalle famiglie che inizialmente le avevano costruite, oppure dai soprannomi di queste o da ragioni storiche diverse.
Così, ad esempio, si diceva “robba di San Martino” il nucleo abitato costituito dal vecchio edificio di San Martino dei padri Cassinensi.
Nel 1928 i vari isolati vennero, dalla allora Amministrazione comunale, raggruppati in tredici Villaggi più un Centro Urbano, allora perfettamente distinte, ma oggi molto di meno a causa della grande espansione edilizia degli ultimi tempi.
A questi Villaggi furono attribuiti dei nomi da fatti e personaggi della nostra storia nazionale, secondo lo spirito dominante dell'epoca: Centro Urbano, San Martino, Vittorio Veneto, Cavour, Piave, Crispi, Roma, Monte Grappa, Cesare Battisti, Masaniello, San Miceli, Mazzini, Garibaldi, Balilla.
Questo assetto da allora è rimasto quasi invariato, anche se alcuni Villaggi o parti di essi si sono saldati al Centro Urbano, ma che nella parlata locale continuiamo a chiamare col nome tradizionale della robba.
Nel febbraio del 1933 il Podestà del tempo, Avv. Carmelo Cipolla espresse alle autorità provinciali le ragioni di dare al Comune di Milocca la denominazione di Villa Littoria, ma fu concordato il cambiamento in Littoria Nissena e nel maggio successivo fu inoltrata la richiesta di autorizzazione a cambiare il nome di Milocca in quello di Littoria Nissena che, avuto parere favorevole dal Rettorato della provincia, fu sanzionato con Decreto Reale del 4 agosto 1933 n. 1177 ed il Comune di Milocca, da quella data cambiava il proprio nome in quello di Littoria Nissena.
Il 28 ottobre dello stesso anno era ancora proposto il cambiamento del nome Littoria Nissena in Milena; ottenuto il parere favorevole dal Rettorato della provincia il 10 novembre 1933 il Comune di Littoria Nissena fu autorizzato a cambiare il proprio nome in quello di Milena, con Regio Decreto del 4 dicembre 1933 n. 1794.

Ultimo aggiornamento: 28/02/2024, 19:15

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