Descrizione
Milena, a tutt’oggi, resta un paese ad economia prevalentemente agricolo.
Negli ultimi tempi, accanto alle colture tradizionali agricole e di cereali, l’interesse degli operatori del settore si è orientato verso quello dell’ortofrutta.
È possibile che questo interesse nuovo, per queste nuove colture, se è inserito in un processo più ampio e di armonico sviluppo economico, possa rappresentare un fatto di enorme portata per le sue possibili implicazioni.
In sostanza si vuole fare riferimento alle colture fortemente specializzate capaci di inserirsi nel gioco dei mercati.
La caratteristica tipicamente agricola del Comune di Milena trova riscontro anche nella letteratura recente tant’è che Leonardo Sciascia nel suo libro “Occhio di capra” usa l’appellativo di “Milucchisi” come sinonimo di contadino, così come quello di “Salinaro” etichetta i cittadini di Racalmuto per le sue tradizioni minerarie.
Anche se al momento, manca uno studio completo di questo Comune teso ad individuare le possibili linee di sviluppo dell’immediato futuro e tenuto conto della particolare vocazione agricola del suo territorio è probabile che l’agricoltura continuerà ad essere un elemento portante della sua economia.
Sempre negli ultimi tempi è emersa un’attenzione specifica da parte dei “responsabili locali e non”, verso la forestazione nella convinzione che tutti i terreni incolti o mal coltivati potessero essere interessati da un intervento di questo tipo per trasformarli in una fonte occupazionale non indifferente, senza tralasciare i benefici effetti sul piano della difesa ambientale.
Il Comune di Milena si differenzia da quelli contermini anche per il fatto di non essere stato interessato nel corso della sua storia dalle miniere di zolfo così come invece è accaduto per tante realtà della Sicilia.
Tuttavia negli ultimi anni è stato individuato nel suo territorio un esteso e consistente giacimento di cainite che ha giustificato la costruzione di una miniera sita in contrada “Margiu Natale” al momento non in produzione per le note vicende che hanno contraddistinto il settore estrattivo siciliano.
Non c’è dubbio che questa miniera potenzialmente potrebbe trasformare radicalmente questo Comune inserendolo in un circuito economico nuovo e verso il quale, come si è detto Milena è sempre stata estranea.
Sempre da un punto di vista economico, un altro fenomeno interessante che è emerso ed è possibile cogliere, è quello relativo alla scoperta della cosiddetta “vocazione turistica” di Milena.
Essa pur conservando la fama di “Capitale della Civiltà contadina” è diventata meta non solo per il turismo di passaggio, ma per il suo patrimonio storico-archeologico ancora non sufficientemente valorizzato.
Giova ricordare che essa è stata inserita in interessanti itinerari turistici che ha consentito l’arrivo di parecchi visitatori interessati anche alla sua originale struttura urbanistica che nell’ambito regionale non trova nessun riscontro.
Interessa anche ai visitatori la valenza storica di questa piccola realtà che non si ferma solo al periodo Miceneo, testimoniata dalla scoperta delle “Tholos” di Milena, ma arriva fino ai nostri giorni: è sufficiente una visita alle campagne del paese per rendersi conto e toccare con mano le vestigia delle varie epoche che Milena ha vissuto dai Romani ai Bizantini, agli Arabi, ai Normanni ecc.
La realizzazione del museo etnico-antropologico è quello di una mostra permanente sulla “Civiltà contadina” assieme ad una ancora inesistente struttura alberghiera potrebbero rappresentare un elemento propulsivo per la sua economia.
Queste sono sommariamente le principali linee lungo le quali potrebbe realizzarsi lo sviluppo economico e sociale di Milena, evidentemente le considerazioni sopra esposte non hanno assolutamente un carattere fortemente esaustivo perché si è fatta una ricognizione incompleta e deficitaria.
Certo la sua particolare conformazione topografica continua a rappresentare un elemento di richiamo che sembra prevalere sugli altri che certamente esistono.
Il recupero e la conservazione di un “Villaggio” a testimonianza di quanto sopra è una scelta che se fatta si muove sicuramente nella direzione.